Con una lettera al direttore generale dell'Asl, l'assessore alla Sanità Tommaso Fiore, ha autorizzato la stessa Asl ad avviare le proprie rilevazioni ed i propri studi in anticipo rispetto al registro tumori regionale al quale quello jonico sarà successivamente integrato.
Secondo il proprietario dell'Ilva, Emilio Riva, il dibattito sui tumori a Taranto "sarebbe inventato"
Dico ai Sindaci di Taranto e Statte: se sarà concessa all’Ilva un’autorizzazione integrata ambientale non adeguata alle richieste da loro stessi avanzate dovranno agire. E anche molto in fretta”.
l sindaco ha chiesto una relazione per poter poi attivare l’Agenzia regionale e scoprire l’origine delle emissioni.
Intervista ad Alessandro Marescotti.
Fulvio Colucci
Il WWF Sezione di Taranto e Greenpeace gruppo locale di Taranto hanno organizzato la proiezion del film
Le due proiezioni pubbliche del film sono state volutamente organizzate nelle giornate che precedono la “marcia per l’ambiente” del 28 novembre a Taranto
23 novembre 2009 - Gaetano Barbato (WWF sezione di Taranto) Clara Fornaro (GreenPeace-Taranto)
Chiediamo all’Ilva di continuare lo sforzo di apertura all’esterno pubblicando sul proprio sito Internet tutte le analisi sulle diossine compiute in questi anni dall’azienda, una parte delle quali non sono mai state rese note
19 novembre 2009 - Alessandro Marescotti
A Taranto si produce il 90% della diossina prodotta in Italia, l’8,8% del totale europeo e il formaggio prodotto a Taranto è contaminato
La bocciatura del Tar delle nomine delle Commissioni del ministero dell’Ambiente provoca una vacatio legis circa la limitazione delle attività inquinanti della grande industria. A pagare le conseguenze maggiori, ancora la Puglia.
Erasmo Venosi
Riunione urgente al vertice Apec di Singapore. A sorpersa il vertice danese
è stato declassato. "Tempi troppo stretti per arrivare alle decisioni
Chiediamo che le industrie che da questo territorio prendono (e tanto), provvedano ad adeguare i loro impianti affinché le emissioni nocive scendano a livelli umanamente sostenibili.
Nella vastissima documentazione tecnica depositata dall’ENI nel sito del Ministero dell’Ambiente, PeaceLink ha individuato questa nota che di fatto sembra vanificare lo spirito dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Presentato il documento sull’Aia dei sindaci di Taranto e Statte e delle associazioni. I sindaci avranno un potere non indifferente sull’Aia poichè potranno richiedere la riapertura del procedimento. Le osservazioni in versione integrale.
26 febbraio 2009 - Alessanda Congedo
Il caso del commissario IPPC Bonaventura Lamacchia. Ecco il comunicato delle associazioni e la risposta del Ministro
"False fatturazioni, costi inesistenti riferiti a documenti contabili mai esistiti, ricettazione, falso in bilancio, falso ideologico, evasione fiscale", rivela l'Espresso. AIL Taranto, Comitato per Taranto e PeaceLink chiedono un intervento del Ministro dell'Ambiente. E il Ministro Prestigiacomo avvia la procedura di sospensione.
Il nuovo presidente del comitato: "Però possiamo dare alcune prescrizioni". Tutta la procedura si dovrà concludere entro la fine di marzo Gli enti locali convocati per oggi ma diserteranno per protesta.
«Non dobbiamo abbassare la guardia e non cedere ai ricatti occupazionali. Nessuno sconto, ma subito un’azione congiunta affinché in poco tempo si possa raggiungere l’obbiettivo dell’abbattimento delle emissioni di diossina e si possa procedere alla bonifica dell’area».
L'AIA è stata impugnata davanti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce. Nel dettaglio, l’AIA è stata impugnata con riferimento a sei profili di illegittimità. Per la prima volta è stata eccepita anche la questione di legittimità costituzionale dei “decreti salva Ilva”.
La posizione espressa dal presidente del Consiglio non solo non difende gli interessi degli italiani ma li indebolisce. Mantenere l'unanimità nelle decisioni del Consiglio europeo condanna l'UE alla irrilevanza nelle questioni internazionali e al vassallaggio nei confronti del governo statunitense.
Nella sfida tra la destra conservatrice di Rodrigo Paz e quella radicale di Jorge Quiroga del 19 ottobre scorso, la spunta il primo, esponente del Partido Demòcrata Cristiano. La sua ricetta, assai simile a quella del suo rivale, punta su privatizzazioni e aggiustamenti strutturali.
Se sommiamo gli evasori amministrativi (1,5 milioni) e i casi penali (290.000), lo Stato ucraino si trova a dover gestire quasi 1,8 milioni di infrazioni in un contesto di guerra totale. Questi numeri sono gestibili?
Contemporaneamente alle 2700 manifestazioni negli USA contro il Presidente-autocrate Donald Trump, anche nel capoluogo toscano hanno inscenato una protesta i residenti statunitensi.
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