Antonia Battaglia, per Peacelink e Monica Frassoni, per i Verdi Europei, hanno incontrato ieri il Direttore Generale Ambiente della Commissione Europea Daniel Calleja in merito alla questione ILVA
Ogni anno in città si perdono 1340 anni di vita rispetto alla speranza di vita della Puglia. PeaceLink nella conferenza stampa di oggi rinnova la richiesta di un Osservatorio della Mortalità in real time.
Simone Calienno studia Giurisprudenza e ha raccolto i ricordi di Pasquale, un pescatore sessantacinquenne di Taranto Vecchia che è disperato per l'abbandono al quale è destinato il molo di Via Garibaldi, e per il nostro mare che inizia a ribellarsi per gli eccessivi rifiuti.
Pasquale parla di quanto il mare sia inquinato e di quanto ciò ricada sulla pesca.
17 settembre 2016 - Simone Calienno
Il dossier presentato nella conferenza stampa e spiegato a Radio PeaceLink
Lo studio presentato è stato condotto da ricercatrici dell’Istituto Superiore di Sanità sui 44 siti di interesse nazionale per la bonifica (SIN) e ha evidenziate criticità anche in altre città
8 settembre 2016
Aggiornamento degli studi epidemiologici su Taranto
L'inquinamento industriale e gli infarti sono strettamente correlati, e quindi oltre agli effetti a lungo termine gli inquinanti industriali provocano decessi nella stessa giornata in cui si verificano i picchi
7 settembre 2016 - Alessandro Marescotti
La mortalità respiratoria aumenta dell'8% per ogni microgrammo di polveri sottili (di origine industriale) in più a metro cubo
Esiste una correlazione statisticamente significativa fra emissioni industriali e morti. Al centro dell'attenzione il PM10 di origine industriale. Viene dunque confermata la pericolosità delle emissioni industriali nell'ambito del congresso internazionale di epidemiologia da poco conclusosi a Roma (ISEE 2016). I dati su Taranto sono un aggiornamento dello "Studio Forastiere" del 2013.
7 settembre 2016 - Alessandro Marescotti
A rischio soprattutto la salute dei reni dei maschi adulti
L'ultimo studio del dott. Forastiere (già perito del GIP Patrizia Todisco) e di un vasto gruppo di ricerca ha aggiornato i dati e documenta la persistenza di un pericolo per la salute: "Lo studio supporta l'esistenza di un effetto causale di PM10 industriale sulla mortalità nell'area di studio".
Un cablogramma top secret di Wikileaks spiega già quarant'anni fa il fallimento delle politiche locali e nazionali sulla città per la quale oggi il governo Renzi sta accumulando insuccessi a ripetizione
Pubblichiamo l'intervento di Antonia Battaglia (portavoce EU PeaceLink) e la relazione di PeaceLink sull'inquinameno dell'aria a Taranto. E anche le parole di un operaio ILVA intervenuto in audizione: "Da operaio di quello stabilimento vi dico che l’Ilva va chiusa".
14 luglio 2016 - Associazione PeaceLink
Taranto, oggi diffusi nuovi dati epidemiologici sugli effetti immediati e acuti dell'inquinamento
Quando il vento soffia dall'area industriale verso la città aumentano i casi di decesso a breve termine, bastano 24 ore di esposizione alle polveri sottili. Diffondiamo qui i dati di una ricerca del Centro Ambiente e Salute. Oggi i giornalisti li hanno potuti visionare in conferenza stampa
l presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (Anm) a Taranto per un seminario: "Vanno comprese le cause e studiati i possibili rimedi. Lo stipendio non può concorrere con le mazzette, ma è fondamentale liberare i dipendenti della P.A. dal bisogno. Premiare il merito e creare l'orgoglio dell'appartenenza"
Tra chi dice sì e chi no, c'è chi predica l'astensionismo. Ma qualcuno, forse, dimentica che essere cittadini significa anche partecipare al voto referendario
L'iniziativa di Noel Gazzano, un'artista e un'antropologa che pianterà la canapa lungo il percorso che va da Brindisi a Taranto, dopo averla fatta germogliare su una barella.
Partirà il 19 aprile da Brindisi e arriverà a Taranto il 22.
E' stato avviato un crowfounding per sostenere l'iniziativa.
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
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